Vi è mai capitato di sentire parlare di BES senza sapere di cosa si trattasse? Vediamo allora il significato di questo termine.
Se avete figli in età scolare, è possibile che abbiate sentito già parlare di BES. Questa espressione sta per Bisogni Educativi Speciali e si utilizza in riferimento a studenti che hanno necessità di attenzioni speciali durante gli anni scolastici. Impariamo quindi a conoscere meglio questo termine che ancora oggi è poco cosciuto.
- Origini: il termine si utilizza per indicare “Bisogni Educativi Speciali”.
- Quando si usa: nel mondo della scuola, per intendere gli studenti che hanno necessità di attenzione speciale nel corso del loro percorso scolastico.
- Lingua: italiano.
- Diffusione: Italia.
Il significato di BES
I BES sono nati formalmente nel 2012 con la direttiva ministeriale “Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”. Tale espressione, quindi, si usa per indicare studenti che hanno necessità di attenzioni speciali durante il loro percorso scolastico.
Tali necessità speciali possono derivare da motivi differenti certificati in genere da una diagnosi di tipo medico. Possono comunque riguardare sia bisogni permanenti che superabili grazie ad interventi specifici e mirati.
I Bisogni Educativi Speciali si possono dividere in tre grandi aree:
- Disturbi evolutivi specifici: tra questi ci sono DSA e ADHD.
- Disabilità motorie e disabilità cognitive: sono certificate dal Servizio Sanitario Nazionale e indicano la necessità di avere un insegnante di sostegno e un PEI
- Disturbi legati a fattori socio-economici, linguistici, culturali: ad esempio la conoscenza della lingua e della cultura italiana oppure difficoltà di tipo comportamentale e relazionale.
Esempi d’uso
Ecco allora alcuni esempi d’uso in casi pratici per comprendere al meglio il significato dell’espressione:
“La direttiva ministeriale del 2012 che parla di BES per la prima volta ha di certo rivoluzionato il modo di trattare a scuola l’inclusione dei ragazzi con bisogni educativi speciali”.
“Laura mi ha detto che nella sua classe ci sono due ragazzi che rientrano nei BES”.
“Tra le disabilità che rientrano nei BES c’è anche l’ADHD”.